Enti Locali: il Garante sanziona quattro comuni
Il Garante per la privacy ha sanzionato quattro comuni perché non avevano comunicato all’Autorità dei dati di contatto del Responsabile della protezione dei dati (RPD, o Data protection officer, DPO).

L’Autorità ha infatti avviato una serie di indagini per verificare se i vari Enti Locali hanno provveduto a individuare un Responsabile per la protezione dei dati.
All’esito di queste prime indagini il Garante ha comminato a tre dei quattro Enti una sanzione di 2000 euro, mentre al quinto una sanzione di 5000 euro perché l’inadempimento riguardava la mancata nomina di due RPD. Nei provvedimenti sanzionatori emanati il Garante ha ricordato che nel caso in cui il titolare del trattamento dei dati sia un soggetto pubblico come un’amministrazione dello Stato, Regioni, Province o Comuni, università, aziende ASL, è obbligato a designare il Responsabile del trattamento dei dati e a comunicarne i dati di contatto all’Autorità garante per la privacy. La comunicazione deve avvenire mediante l’apposita procedura che si trova sul sito dell’Autorità privacy. L’individuazione del RDP e la comunicazione dei relativi dati è indispensabile al fine di essere in linea con il Regolamento dell’Unione Europea. L’obbligo di comunicazione che il Regolamento prevede, infatti, serve a garantire che l’Autorità privacy possa contattare facilmente e in modo diretto il Responsabile perché tale figura ha, tra l’altro, il compito di fungere da punto di riferimento tra il titolare o il responsabile dei dati e il Garante privacy stesso. (Newsletter Garante privacy n. 517 del 6 febbraio 2024)