Gratuità della cartella clinica

Il paziente ha il diritto di ottenere gratuitamente una prima copia della sua cartella medica

Gratuità della cartella clinica

Questo il paletto fissato, alla luce del ‘Regolamento generale sulla protezione dei dati’ emesso dall’Unione Europea, dai giudici, i quali aggiungono che il titolare del trattamento dei dati può esigere un pagamento soltanto se il paziente ha già ottenuto gratuitamente una prima copia dei suoi dati e ne fa nuovamente richiesta. Nel caso specifico preso in esame, e collocato in Germania, una dentista deve essere considerata titolare del trattamento dei dati personali del suo paziente, e, in quanto tale, è tenuta a fornirgli gratuitamente una prima copia dei suoi dati, e il paziente non è tenuto a motivare la propria richiesta. I giudici aggiungono poi che le norme nazionali non possono porre a carico di un paziente le spese della prima copia della sua cartella medica, e ciò nemmeno per tutelare gli interessi economici dei professionisti sanitari. Inoltre, il paziente ha il diritto di ottenere una copia integrale dei documenti contenuti nella sua cartella medica, qualora ciò sia necessario per la comprensione dei dati personali contenuti in tali documenti. Tale diritto comprende i dati della cartella medica contenenti informazioni quali le diagnosi, gli esiti degli esami, i pareri dei medici curanti nonché eventuali terapie o interventi praticati. (Sentenza del 26 ottobre 2023 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)

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