Intercettazioni: il Garante dà l’ok alla bozza del decreto del Ministero della Giustizia

Il Garante per la privacy dà il via libera allo schema di decreto proposto dal Ministero della Giustizia sui requisiti tecnici per la gestione dei dati personali raccolti dalle infrastrutture digitali centralizzate per le intercettazioni.

Intercettazioni: il Garante dà l’ok alla bozza del decreto del Ministero della Giustizia

Nel dare il suo benestare allo schema di decreto del Ministero della Giustizia, l’Autorità ha chiesto che vengano ampliate le misure a tutela delle persone che si trovano coinvolte nelle attività di intercettazione. L’Autorità è concorde sullo schema di decreto proposto dal Ministero della Giustizia sulle intercettazioni e, soprattutto, sui requisiti tecnici per la gestione dei dati personali raccolti dalle infrastrutture digitali centralizzate per le intercettazioni. Il Garante ha anche richiesto ulteriori misure a tutela delle persone coinvolte nelle attività di captazione. Le infrastrutture digitali centralizzate sono state istituite lo scorso agosto e oltre a ospitare il relativo archivio, saranno la struttura chiave per realizzare le operazioni di captazione. Lo scopo perseguito è quello di porre in essere intercettazioni più uniformi ed efficienti garantendo un alto livello di sicurezza. Vengono individuati anche i requisiti per procedere alla memorizzazione e la trasmissione da parte della Polizia giudiziaria al Pubblico ministero di registrazioni e verbali. Dovranno però essere previste delle modalità di autenticazione per l’accesso a più fattori, nonché meccanismi di tracciamento delle operazioni effettuate e alert per segnalare eventuali anomalie. Tali misure dovranno essere riesaminate e aggiornate periodicamente e dovrà essere individuato ruolo assunto dal Ministero della Giustizia in merito alla gestione e manutenzione dei sistemi di collegamento digitale. (Newsletter Garante privacy n. 517 del 6 febbraio 2024)

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