Meta multata per pratiche commerciali scorrette
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha imposto una multa di 3,5 milioni di euro a Meta per comportamenti scorretti legati alle sue piattaforme social, Facebook e Instagram

Nel corso della registrazione a Instagram, gli utenti non hanno ricevuto spiegazioni chiare sul modo in cui i loro dati venivano raccolti e utilizzati per fini commerciali. Inoltre, durante i periodi di “sospensione” degli account Facebook e Instagram, non sono state fornite istruzioni utili su come poter sporgere eventuali reclami.
Meta Platforms Ireland Ltd., e la capogruppo Meta Platforms Inc., sono state quindi sanzionate poiché, secondo l'Autorità, hanno ingannato gli utenti in due modi:
- non informandoli tempestivamente sull'uso dei loro dati personali a fini commerciali;
- non gestendo con precisione le sospensioni degli account Facebook e Instagram.
L'Autorità ha stabilito che Meta ha violato diversi articoli del Codice del consumo, tra cui:
- mancato chiarimento dell'utilizzo dei dati personali;
- gestione inadeguata delle sospensioni degli account.
Le violazioni hanno riguardato la mancanza di trasparenza nel processo di sospensione degli account. Meta non ha chiarito se le sospensioni avvenissero tramite un controllo automatico o da parte di un essere umano. Inoltre, non ha fornito agli utenti informazioni su come poter contestare una sospensione, indicando solo due opzioni:
- rivolgersi a un organo di risoluzione extragiudiziale delle controversie;
- fare ricorso a un giudice.
Infine, il termine concesso ai consumatori per fare opposizione alla sospensione era di soli 30 giorni.
È importante sottolineare che Meta ha interrotto queste pratiche durante il procedimento condotto dall'Autorità. L'azienda ha modificato le sue politiche per rispettare le normative in vigore e garantire una maggiore trasparenza riguardo all'uso dei dati personali e al processo di sospensione degli account.