Paziente deceduto in ospedale: la figlia non può ottenere l’elenco dei pazienti presenti all’epoca in reparto
A togliere legittimità alla richiesta è il fatto che il soggetto non abbia specificato il proprio interesse all’accesso documentale

Non trova accoglimento la richiesta di accesso documentale fondata su di un generico riferimento ad un interesse diretto, concreto ed attuale. Necessaria, difatti, una specificazione in merito alla concretezza dell’interesse posto alla base della domanda. Nel caso specifico preso in esame, è stata ritenuta non accoglibile l’istanza presentata ad un’Azienda ospedaliera dalla figlia di un degente deceduto, volta ad ottenere copia del registro giornaliero dei pazienti in reparto nel periodo di ricovero del genitore, documento contenente i dati sensibilissimi degli altri pazienti ricoverati. A togliere legittimità alla richiesta è il fatto che la donna non abbia specificato il proprio interesse all’accesso documentale. Doveroso, quindi, far prevalere l’esigenza di tutela della riservatezza di soggetti terzi, cioè degli altri pazienti presenti nella struttura all’epoca del decesso del genitore della donna. Corretta la posizione assunta dall’Azienda sanitaria, che ha fornito riscontro positivo alle richieste della donna in merito alle movimentazioni che avevano riguardato il padre durante la degenza presso la struttura ospedaliera, e ha poi evidenziato che, viceversa, per ragioni di riservatezza, non era possibile fornire le informazioni relative alle movimentazioni degli altri pazienti, in quanto esse, anche se rese anonime, avrebbero potuto consentirne l’identificazione. (Sentenza 861 del 29 settembre 2023 del Tribunale amministrativo regionale della Toscana)