Anche Wikipedia deve rispettare il diritto all’oblio
La richiesta presentata al Garante Privacy da un sacerdote riguardava la rimozione dell'articolo riguardante il suo caso. L’uomo sosteneva che il lungo periodo trascorso dalla commissione dei fatti avesse affievolito la necessità di tutelare il diritto all'informazione

Un sacerdote, accusato di violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico, chiedeva ed otteneva il patteggiamento per i reati commessi. Dopo alcuni anni, il sacerdote inizia a chiedere anche la rimozione delle notizie riguardanti il suo caso dai giornali e da Wikimedia, sostenendo che l’interesse intorno alla vicenda era diminuito e che la permanenza online delle notizie danneggiava la sua vita familiare e professionale. Wikimedia ha rigettato la richiesta, portando il sacerdote a fare ricorso al Garante Privacy. Nello specifico, Wikimedia Foundation sosteneva di non essere soggetta al diritto europeo, in quanto fornisce servizi globali e non specificamente rivolti ai cittadini dell'Unione Europea. Tuttavia, il Garante ha stabilito che in questo caso il diritto europeo è applicabile, in quanto la piattaforma offre servizi specifici ai residenti dell'UE. Wikimedia aveva sempre affermato di essere un "host neutrale", ma il Garante ha dimostrato che agisce come un "host attivo", controllando e dirigendo i contenuti. Dopo un'analisi dettagliata, il Garante ha ordinato a Wikimedia di rimuovere il contenuto riguardante il sacerdote da Wikipedia. La decisione è stata presa considerando il bilanciamento tra i diritti dell'individuo e il diritto all'informazione pubblica, al fine di proteggere la privacy del soggetto. Wikimedia è stata obbligata ad applicare un metatag NO-INDEX al contenuto su Wikipedia, in linea con il principio di proporzionalità. La decisone si basa sul fatto che non ci sono specifici motivi di interesse pubblico che giustifichino la permanenza dell'articolo in questione online (Provvedimento Garante Privacy del 9 maggio 2024).